Ich bin in der ganzen Welt gewesen, habe viele Länder besucht, aber dieser Ort hat mich verzaubert! | Il mondo ho girato, molti posti ho visitato, ma questo mi ha incantato! |
Pingert Herbert,Furore 13/08/2003
Con queste parole si è espresso un turista Austriaco, che passando davanti a questa casa, quando era ancora in ristrutturazione, rimase a lungo a guardarla, e non sapendo parlare l’italiano mi fece capire di volerla visitare. Rimase a lungo su questa terrazza, e prima di andare via, con una matita scrisse questo aforisma sul muro.
Come è noto il melograno, fin dai tempi della Grecia antica, è di buon auspicio. Non solo, esso è anche un frutto squisito e dalle proprietà straordinarie. Intorno a questa magica pianta sorge a Furore un paese della Costiera Amalfitana “La casa del Melograno” una antica masseria che si stringe attorno ad uno splendido terrazzo affacciato sul mare della divina costiera. Un luogo che trasuda una straordinaria storia di vita. Agli inizi del secolo scorso ospitava al suo interno un mulino e una panetteria, un telaio e un tornio, un mulino, un telaio, una tabaccheria e l’abitazione di una famiglia patriarcale con ben quattordici figli. Definire la “Casa del Melograno” un Bed and breakfast sarebbe riduttivo. Si tratta di un vera e propria esperienza sensoriale completa in una dimensione che consente agli ospiti, appena varcata la soglia, di abbinare alle immagini incomparabili del paesaggio, gli straordinari profumi del mare e della natura che fanno da cornice a questo inimitabile luogo di soggiorno. Due giovani sposi, Umberto e Virginia, vi accoglieranno in questa dimora unica, perfettamente ristrutturata con i nobili materiali della tradizione, senza minimamente alterare i delicati equilibri che una architettura rurale ha negli anni consolidato. Essi hanno scelto di far rivivere nel modo migliore questo luogo, da sempre crogiuolo di vita e di lavoro, come moderni custodi di antichi sapori e di ricette inimitabili. Intorno a loro, tutti i particolari della costruzione e dell’arredamento evocano l’antica tradizione degli artigiani della costiera amalfitana, i legni, le ceramiche vietresi, il ferro battuto.
L’Albergo La Casa Del Melograno, e posizionata a picco sulla spiaggia del Fiordo di Furore, in una tranquilla atmosfera, dove gli unici rumori sentiti sono lo sciabordio delle onde e il cinguettio degli uccelli, infatti dalla struttura “in ogni finestra c’è il sole, in ogni finestra c’è il mare”. Ogni stanza è una sorpresa, e da ogni stanza si può godere delle bellezze del paesaggio da punti di vista diversi , come il Fiordo di Furore, la spiaggia Marina di Praia, Paiano, Amalfi, e l’ isola di LI GALLI. La Casa del Melograno, circondata da vigneti, agrumeti, piccoli orti che regalano i pregiati prodotti della costiera è uno di quegli inviti a lasciarsi andare che non si possono rifiutare. Un invito a visitare Furore e il Fiordo, Ravello con le sue ville Rufolo e Cimbrone, Positano,Amalfi e Capri, e lo scendere dolcemente al mare che, lungo la passeggiata dell’amore si arriva alla marina di praia, o al fiordo di furore, che appare e scompare nascosto, di tanto in tanto, da vigne, carrubi, limoni, ed incorniciato da ogni sorta di riflessi e profumi unici. Il dolce scendere al mare ci offre così sorprese incredibili permettendoci una esperienza unica di fusione con una natura che, baciata dal clima generoso della costiera, sembra volerci accoglierci ed avvolgerci. E fra le tante sorprese, in fondo alla discesa al mare, il fiordo di Furore, anch’esso inequivocabilmente fatato, antico borgo marinaro custode dei sogni e dei segreti di quanti nel tempo se ne sono innamorati. Forse la storia più nota è quella di Nannarella (Anna Magnani) e Roberto Rossellini che vissero proprio lì una intensa e tormentata vicenda d’amore.
All'interno del B&B La Casa del Melograno potrai usufruire dei seguenti SERVIZI (inclusi nelle Nostre tariffe):
Vivi in anteprima le emozioni suggestive del B&B La Casa del Melograno e la cornice unica della Costiera Amalfitana
Il melograno, che da sempre lo orna ha i bei vermigli fior di carducciana memoria. Sta lì, nobile e generoso apportatore di prosperità alla casa. Collaborano con lui in questa antica funzione il nespolo e l’alloro, come nella più bella tradizione del pensiero meridiano. La casa non è sparsa come quasi tutte le altre del paese che non c’è. Non è isolata, ma bene inserita nel grumo della nobile contrada Le Porpore, che, come tante altre (Li Cuomi, Li Candidi, Li Summonti) prende il nome del casato che l’ha storicamente contraddistinta. Non una casa qualsiasi… Ma una grande fattoria, laboratorio, masseria, perfettamente organizzata. Agli inizi del secolo scorso ospitava al suo interno un mulino e una panetteria, un telaio e un tornio, una tabaccheria e l’abitazione di una famiglia patriarcale di antico stampo: Marito, moglie e ben quattordici figli, per metà maschi e per metà femmine. Alfonso Cavaliere, il patriarca, a dirigere la folta pattuglia con perizia e con rigore. Rosa Gentile, la moglie, ad accudirla con zelo e con amore. Altri tempi. Altri modelli esistenziali, ma che affascinante, piccolo mondo antico! Poi gli anni passano, i rampolli crescono e via via si sistemano.
Inizia la diaspora. Francesco, il primogenito si dà agli studi universitari. Gaetano s’impegna nella pubblica amministrazione e diventa Sindaco di Furore. Egidio si arruola nella Finanza e diventa maresciallo delle Fiamme Gialle. Antonio torna alle origini materne in quel di Sessa Aurunca. Salvatore e Andrea scelgono di restare nel borgo natio. Così le sorelle, che una dopo l’altra convolano a nozze spopolando progressivamente la grande casa paterna. Una di esse Serafina vi resta fino in fondo, accanto ai genitori prima e al maresciallo di Finanza in pensione poi: ancella premurosa e testimone orgogliosa dei valori familiari. Questa bella storia aleggia tuttora nella Casa del Melograno. A riproporvela in chiave di calda accoglienza e di moderna ospitalità siamo noi: Umberto e Virginia. Un soggiorno presso di noi è per chi ama svelare l’invisibile dei luoghi, e per chi sa vedere oltre la realtà apparente, per chi vuole sfuggire alla sindrome di Trude, che tutto omologa, tutto appiattisce. Un soggiorno per grandi viaggiatori, capaci di scoprire nel mondo che visitano il continente che si nasconde in loro stessi.