Maiori sorge alla foce del torrente Reginna Maior, dal quale prende il nome. Purtroppo, il torrente è parte della storia del paese anche per altri motivi: esso ha più volte funestato il paese con disastrose alluvioni, come quella del 1910 e, soprattutto, del 1954.
Quest’ultima catastrofe spazzò via quasi tutto il centro abitato, ed è per tale motivo che, unico fra i paesi della Costiera Amalfitana, Maiori si offre allo sguardo del visitatore con una quasi totalità di costruzioni moderne.
Sotto il profilo storico, Maiori fu per molti anni fedele alleata della Repubblica Amalfitana, tanto da essere ferocemente attaccata e saccheggiata in più occasioni l’ultima nel 1268 da flotte di Pisa, acerrima nemica di Amalfi. Iniziò così un lento declino, aggravato dalla pestilenza del 1656, che ridusse la popolazione a poche centinaia di anime. Col tempo però, grazie alla fertilità del suolo, in questa parte della Costiera meno aspro e roccioso che altrove, il paese ritrovò un certo benessere, tanto che oggi è una delle località balneari meglio attrezzate turisticamente.
Il paese custodisce nondimeno preziosi gioielli architettonici, di grande interesse turistico, che meritano senz’altro una visita. Oltre all’Abbazia di Santa Maria de’ Olearia, unico tra i monumenti benedettini della Costa Amalfitana.
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